Le ernie della parete addominale rappresentano una delle più antiche affezioni conosciute dal genere umano e sono legate all’evoluzione della specie. Assumendo la stazione eretta, l'uomo ha esposto alcune zone anatomiche fragili del corpo umano agli effetti negativi della forza di gravità. Questa viene considerata uno dei maggiori fattori favorenti la patologia erniaria , alla pari di alcune malattie genetiche del collagene, ai processi di invecchiamento dei tessuti, al fumo abituale di tabacco, ad alcuni disturbi nutrizionali (obesità, carenza di proteine) o alla presenza di cicatrici chirurgiche. Condizioni che portano indistintamente ad un indebolimento del collagene, considerato il "cemento" dei nostri tessuti. Tuttavia, queste condizioni non sono da sole sufficienti a sviluppare un'ernia, se non associate a quadri clinici che inducono uno stabile aumento della pressione endo-addominale. La gravidanza, la broncopatia cronica ostruttiva, l'ipertrofia prostatica benigna, l'ascite associata ad insufficienza epatica cronica, l'obesità (BMI>30) o la stipsi cronica sono pertanto classificati come fattori scatenanti.