3. Accesso robotico: vengono eseguite 3-4 piccole incisioni cutanee, attraverso cui vengono inseriti strumenti miniaturizzati per eseguire la procedura. Sotto la visione di una telecamera e mossi attraverso bracci meccanici guidati da una consolle a distanza, permettono di effettuate le 5 fasi principali prima descritte. A differenza delle tecniche endo-laparoscopiche gli strumenti di lavoro sono dotati di movimenti fluidi, con rotazione di 360° sul loro asse principale e mossi con maggior precisione, facilitando notevolmente il lavoro dell'operatore. Anche in questo caso, la cavità addominale può esser sia sede di transito degli strumenti, che teatro operativo in base alla sede dell'impianto del protesico, che rimane l'unica soluzione attuabile. E' comunque possibile associare la chiusura del difetto erniario suturandolo, ma solo in caso di piccoli difetti (dimensioni < 4cm). .
Modalità di Riparazione:
Riparazione Protesica Extra-Peritoneale: In questo caso, il materiale protesico viene impiantato nello spessore della parete addominale e può esser lo stesso di quello impiegato nella tecnica incisionale. Per il trattamento delle ernie inguinali abitualmente si impiegano la tecnica TAPP (Trans Abdominal Preperitoneal Procedure), in cui gli strumenti entrano dentro la cavità addominale per poi fuoriuscire a livello della parete posteriore del canale inguinale, e la tecnica TEP (Total Extraperitoneal Procedure) in cui gli strumenti lavorano al di fuori alla cavità addominale, come avviene anche nella tecnica E-TEP e TARUP, utilizzata nel trattamento delle ernie ventrali.